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44 I DINTORNI DI FIRENZE.

Scopeto o la villa di Michelangelo. - Villa Chiesa. — Celebre per i ricordi che ad essa si connettono è questa villa la quale conserva della sua antica costruzione, la torre, una loggia, e varie parti interne. Del luogo di Scopeto si hanno ricordi fino dall’anno 1260, trovandosi nell’estimo dei danni recati dai Ghibellini vittoriosi a Montaperti in danno dei Guelfi la distruzione d’una casa di Cenni e Cambiozzo di Cambi posta a Scopeto nel popolo di Settignano. Però fino dalla metà del XIV secolo ebbe qui villa la famiglia Simoni che più tardi adottò il cognome di Buonarroti. E la villa appartenne appunto al padre di Michelangelo, il quale fu qui allevato e qui forse, vivendo in mezzo ad un ambiente artistico, si nutrì di affetto per quell’arte della quale egli divenne Divino interprete. Come ricordo di Michelangelo si custodisce gelosamente e si addita all’ammirazione de’ visitatori un satiro che, secondo la tradizione, egli avrebbe disegnato sul muro con un tizzone tolto di sul fuoco.

La villa che ha appartenuto fino ad epoca assai recente ai discendenti del Buonarroti, venne modernamente restaurata e perdette forse molta della preziosa autenticità del suo carattere.

Malconsiglio o Pianerottolo. - Villa Vannini — Era di una famiglia Cecchini dalla quale l’acquistò nel 1698 il Senatore Francesco Cerretani; dipoi fu Cerreti.

Settignano. — Una vecchia tradizione che nel XVI secolo si volle consacrare con un monumento, attribuisce la fondazione di questo villaggio all’Imperatore Settimio Severo; ma le tracce dell’antichità di questo luogo risultanti da iscrizioni e da frammenti di costruzioni appariscono di epoca più remota. E quindi più accettabile la supposizione che l’origine ed il nome di Settignano derivino da una famiglia Settimia che nei tempi più fiorenti della colonia romana di Fiesole ebbe qui i suoi maggiori possessi. Ma questo remoto e dubbioso periodo di storia locale non è certo quello che ha più efficacemente contribuito a render celebre il nome di Settignano. Settignano deve la gloria sua, la sua fama diffusa dovunque agli artisti ai