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BARRIERA DEL PONTE ALLE MOSSE. 357

che abitavano a Quaracchi per supplire alle spese dell'unione dei due monasteri».

Lo Specchio. - Convento dei Frati Minori. — Fu villa antichissima dei Rucellai e per quanto la tradizione ed i ricordi familiari la dicano edificata da Giovanni di Paolo Rucellai, lo stesso che fece erigere in Firenze il palazzo di Via della Vigna Nuova, pure i caratteri di alcune parti dell’edilìzio e soprattutto il cortile, sono del XIV secolo. De’ tempi di Giovanni sono invece alcune decorazioni di pietra e fra le altre un lavabo. Modernamente la villa di Specchio fu degli Orsini dai quali l’acquistarono i Frati Minori per farne sede di un Collegio e di una Stamperia dove si studiano e si pubblicano le opere francescane, specialmente di S. Bonaventura.

Gli Agi o l’Agio. — È oggi un casale dove fin da tempo remoto possedettero una casa da signore gli Strozzi.

Chiasso dell’Oche. — Anche questo è un caseggiato che fa parte del borgo di Quaracchi e qui per il corso di varj secoli ebbe villa la famiglia Acciajuoli.

La Sala. — È un villaggio sparso del quale fa parte anche un piccolo borgo situato lungo la Via Lucchese. Il nome di esso ha indubbiamente origine da una piccola corte (sala) de’ tempi longobardi, ricordata in documenti dell’XI secolo. Anche in questo luogo ebbero ville e beni di campagna diverse celebri famiglie fiorentine e più specialmente i Corbinelli, i Tornaquinci ed i Popoleschi.

Chiesa di S. Lucia alla Sala. — La costruzione di questa chiesa è anteriore al mille, giacché se ne trovano ricordi fino dalla metà dell’xi secolo. Essa però dev’essere stata in gran parte rifatta nel XIII secolo, giacché serba i caratteri dell’arte di quel tempo. Diverse famiglie ne ebbero il patronato: nel 1357 i Tornaquinci ed i Marini; più tardi i Niccolini ed i Ricciardi-Pollini. Speciali cure ebbero per questa chiesa i Corbinelli che vi eressero cappella, vi eseguirono lavori di adornamento e vi ebbero la loro sepoltura. Poche opere d’arte esistono nella chiesa di S. Lucia: un antico Crocifisso, un ciborio ed un altro identico tabernacoletto con delicati adornamenti scolpiti in marmo che ricordano altri lavori congeneri usciti dalla