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324 I DINTORNI DI FIRENZE.

pigionali. Nel 1427 era di Giuliano e Antonio di Tommaso di Guccio. Alla fine dello stesso secolo passò dei Martini del gonfalone Chiavi i quali ne restarono in possesso fino al 1673.

Allora passò ai Tozzini, da questi ai Lanini di Borgo S. Lorenzo e poi ai Carmignani attuali possessori.

Al Neto. - Villa Gamba. — È la più importante delle ville di questa località; grandiosa ed elegante come costruzione, è resa più attraente da un bel giardino e da un ampio parco che la circondano. Essa non è però di antichissima costruzione, perchè nel 1504 un tale Andrea Mareti dichiara di possedere in questo luogo un pezzo di terra e di avervi murato una casetta per suo abitare. Nel 1593 la casa andò in possesso di Bastiano di Giovanni Ubaldini come dote della moglie, la quale l’aveva comprata da Andrea d’Agostino Mareti. Da questo Ubaldini passò prima in Michele e Bartolommeo Buffati dai quali verso il 1645 la comprò Zanobi di Lorenzo Ridolfi. E probabile che la villa venisse alquanto ampliata dai Ridolfi; ma essa fu completamente ricostruita nel 1683 dalla famiglia Querci la quale la possedette fino all’anno 1795. Dipoi fu dei Minucci, dei Ciapetti e dal 1833 al 1850 dei Gherardi-Uguccioni dai quali l’acquistava nel 1853 il Senatore Marchese di Boissy lasciandola in eredità al nipote Conte Gamba-Ghiselli. Fu il Senatore Boissy che ampliò notevolmente la villa creandovi attorno il vaghissimo parco. Nella villa si conservano degli stupendi arazzi e altre opere d’arte.

Spazzavento. - Casa Gamba. — Fu anticamente dei Del Pace, dai quali passò nel XVI secolo nei Cardi da Cigoli e da questi, per eredità, negli Strozzi.

Il Tabernacolo. - Casa Gamba. — Anche questa casa fu un giorno ad uso di villa e per il corso di varj secoli dal XV al 1807 l’ebbero i Morelli. Dipoi fu Gherardi e seguì i passaggi della villa principale. Il nomignolo che essa conserva, deriva appunto da un tabernacolo entro il quale sono i resti di un affresco della maniera di Spinello aretino.

Limite o gli Olmi. - Villa della Banca d’Italia. — Fra i più antichi possessori di beni in questo popolo furono i Carli, la famiglia dalla quale usci quel Raffaello de’ Carli gentile pittore de’ primi del xvi secolo. Questi