Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
BARRIERA ARETINA. | 23 |
Qui fu una casa che lo Spedale di S. Maria Nuova possedeva fino dal XV secolo e che vendè nel 1480 a Iacopo di Bartommeo da Girone per ricomprarla nel 1543.
Era pure in questo borgo un tabernacolo nel quale Andrea del Castagno aveva dipinto una Nostra Donna, ma ora non esiste più.
La famiglia Del Nero possedeva all’Anchetta una pescaja con un mulino.
S. Piero a Quintole. — Chiesa d’origine antichissima situata presso la riva dell’Arno e lungo la strada aretina. La località ebbe certo il nome di Quintole per essere a cinque miglia distante da Firenze. I Donati padroni di ville e di terreni all’intorno ne ebbero fin da tempo remoto il patronato. All’estinzione della famiglia, nacquero liti fra i Taddei ai quali Giovanni Donati aveva lasciato i diritti patronali ed i Frescobaldi figli di Piccarda di Giovanni, ultima dei Donati e la questione si chiuse con una sentenza dei 27 ottobre 1696 che riconosceva i diritti de’ Frescobaldi i quali conservano tuttora tale patronato, oggi diviso coi Torrigiani come eredi dei Del Nero.
Si veggono tuttora gli stemmi delle famiglie Donati e Frescobaldi sulla facciata di questa chiesa la quale trasformata più volte ha perduto ogni carattere d’antichità.
In essa è un elegantissimo ciborio di marmo colla data 1503 ragionevolmente attribuito a Mino da Fiesole e sull’altare a sinistra entrando, vedesi un quadro delle stimate di S. Francesco attribuito a Lodovico Cardi da Cigoli.
Nell’annessa Compagnia di S. Stefano è sull’altare una tavola colla Madonna che tiene in grembo il corpo del Redentore fra i santi Stefano e Pietro, opera di Francesco Granacci.
Delle ville di Quintole, diverse sono di origine antichissima ed appartennero a celebri famiglie e particolarmente ai Donati.
La Quercia. - Villa Vigezzi. — Fu uno dei più antichi possessi dei Donati che l’avevano già nel XIII secolo, quando venne quasi distrutto dai Ghibellini che tornavano