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BARRIERA DI SAN DONATO. 297

del secolo successivo passò nella famiglia Berardi che aveva il suo palazzo in Via della Vigna Nuova e da lei, nel 1670 nei Malegonnelle. Nel 1744 l'ebbero gli Altoviti che ne furono lungamente padroni.

Camporella. - Casa Ginori. — Fu antichissima villa dei Della Tosa che nel 1315 la ipotecavano a Capovana del fu Goccio Adimari. Nel XV secolo era dei Ricoveri, poi fu dei Michelozzi, dei Berardi e quindi dei Ginori.

Sull’alto del colle chiamato il Poggio di Quinto, furono due ville antichissime ridotte oggi a case coloniche della fattoria Ginori.

La Spugna che apparteneva fin dal XIV secolo alla celebre famiglia Foresi e Lavacchio che nella stessa epoca era dei Ridolfi di Borgo i quali la possedevano ancora a metà del XVI secolo.Nel 1646 venne acquistata dai Ginori.

Lungo la Via Vittorio Emanuele, nel tratto che attraversa il territorio di Quinto, si trovano altre ville.

La Fonte o Fonti Secche. - Villa Grossi. — Questa villa di elegante apparenza moderna, appartenne in antico ai Guidacci; poi nel XVII secolo ai Frilli i quali la ricostruirono, ampliandola. Nel 1698 fu comprata dai Genovini che nel 1804 la vendevano ai Fiorini. Dipoi l'ebbero le famiglie Galli, Luti e Daddi dalla quale è pervenuta nei proprietarj attuali.

La Strada. - Villa Villoresi. — E il più antico fra i possessi che aveva qui attorno la famiglia Ambrogi che in Firenze abitava nel lungarno oggi Corsini. Nel 1427 la casa da signore che fin da quel tempo era denominata «La Strada» appartenne ad Ambrogio di Simone Ambrogi pezzajo. Restò sempre in proprietà di quella famiglia, anche quando nel 1748, per un’eredità ricevuta Averardo Ambrogi cambiò il cognome avito in quello di Landini. Modernamente appartenne alla famiglia Rapi. Annessa alla villa è la cappella di S. Reginaldo per l’ufiziatura della quale Monsignor Paganini lasciò un fondo speciale sul quale gravano diversi benefici obblighi, fra i quali il mantenimento di una scuola pubblica.