Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
BARRIERA ARETINA. | 19 |
la quale la tenne fino al XVII secolo. Dopo l’ebbero i Landini che la possedettero per oltre due secoli.
Via di Terenzano. — Dal borghetto di Girone, le cui case insieme ad una taverna appartennero tutte nel XVII secolo ai Landini, muove una stradella che passando dalla località detta Monte Girone conduce a Terenzano e alle ville sparse su quella collina.
Le Palaje o Monte Girone. - Villa Catelani — Di questa località si hanno ricordi importanti e antichissimi. Sorgeva nel luogo dell'attual villa un cassero o castello a guardia della strada Sottoposta e si chiamava Monte Filippi. Nel 1260 apparteneva a Guido Guerra ed a Selvatico de’ conti Guidi in danno dei quali fu distrutto dai Ghibellini quando tornarono vittoriosi da Montaperti. Nel secolo successivo era ridotto a casa da signore dalla famiglia de’ Gualterotti che la possedette fino a che non si trovò impoverita da disastri commerciali. Cosimo I dei Medici Granduca di Toscana la comprò dai sindaci di Lorenzo Gualterotti e nel 1560 la regalò insieme a diversi poderi a Sforza di Vincenzo Almeni di Perugia, suo coppiere e soprattutto suo favorito, quell'infelice Sforza Almeni che per segrete ragioni non mai chiarite, fu dal Granduca stesso ucciso in un impeto d’ira.
Passata nelle figlie di Sforza, Faustina e Violante, la villa andò nel 1597 in proprietà del Cav. Iacopo d’Offredo OfFredi, marito di quest’ultima, il quale la rivendè nel 1619 a Cammillo Della Nave. Nel 1679 passò nei Vitolini, nel 1718 nei Nardi e poi nel Capitolo di S. Lorenzo di Firenze.
Monte Girone. - Villa Bruno — Anche questa villa ben fabbricata e situata in ridentissima posizione, è d’antica origine e fu pure dei Gualterotti. Nel XV secolo la possedevano i Nasi, una delle più ricche e più potenti famiglie d’Oltrarno, la quale la tenne per oltre due secoli. Nel XVII secolo la comprarono i Durazzini, dai quali passò nel 1679 nei Pistoiesi. Nel 1750 fu comprata da Moisè Velo di Malachia israelita e per un secolo passò in diverse famiglie appartenenti a quella religione: ai Pegna nel