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BARRIERA DEL PONTE ALL'ASSE. 269

però tracce della sua primitiva struttura che nel portico che le sta dinanzi ed in qualche tratto delle mura esterne. La parte interna è completamente rimodernata nè presenta opere d’arte degne di qualche considerazione. Di questa chiesa ebbe patronato il popolo che ne nominava i rettori; però nel 1468 si trova che vi aveva qualche diritto la famiglia Rosselli. Nell’annessa canonica, il parroco attuale P. Stiattesi, egregio scienziato, ha istituito un osservatorio meteorologico ricco di molti e perfetti istrumenti.

Quarto. - Villa Paxton. Fra le ville de’ dintorni di Firenze è certo fra le più belle e più ampie e sta a testimoniare il lusso principesco di chi primo l’ampliò e di chi l’ebbe dipoi. L’origine sua come villa non è remota. Era una casa con podere che nel 1495 possedevano i Pacciani, famiglia iscritta agli estimi del Contado. Da loro andò nei Frati d’Ognissanti che nel 1570 la vendevano a certi Pini velettai di Bergamo che nel XVII secolo vennero ammessi alla cittadinanza fiorentina. Dell’esistenza della villa si cominciano ad aver ricordi soltanto nelle denunzie della famiglia Pini la quale evidentemente la fabbricò. Maggiore importanza acquistò il fabbricato dopo la compra che nel 1661 ne fece dagli eredi di Luca di Francesco Pini il Cav. Cosimo di Girolamo Pasquali. I Pasquali che avevano acquistato notevoli ricchezze come medici della Corte, possedettero la villa fino ai primi del secolo scorso nel quale la vendevano ai Conti Caselli. Da questi la comprò Girolamo Bonaparte Principe di Montfort già Re di Vestfalia, lasciandola alla figlia Matilde moglie del Principe Anatolio Demidoff. Questi ricostruì interamente la villa, la corredò d’un parco, di una comoda strada d’accesso e d’infiniti annessi immaginati e condotti con quello sfarzo e quella magnificenza della quale, egli aveva dato a Firenze altre splendide prove. Dai Demidoff che ne avevano fatto un luogo di elettissime riunioni, la villa di Quarto passò per compra in S.A.I. la Granduchessa Maria figlia dell’Imperatore Niccolò di Russia la quale divenuta fiorentina per elezione, fece di essa per molti anni il suo soggiorno favorito. Alla morte di quella colta e cortese Signora venne acquistata