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BARRIERA DEL ROMITO | 241 |
guiremo per compiere la nostra escursione fino a Serpiolle, a Cercina ed alle località vicine. A sinistra della strada s’incontra poco dopo il ponte
La Loggia de’ Bianchi. - Oratorio. - È un piccolo, ma grazioso oratorio di carattere del xvi secolo, preceduto da un elegante portichetto con svelte colonne di pietra. Nell’interno è un frammento di una vecchia immagine del XIV secolo e le pareti sono decorate di affreschi, parte da attribuirsi a Bernardino Poccetti, parte di maniera più scadente. Una tradizione, che ha carattere di leggenda, racconta come nel XIII secolo avesse qui rifugio una di quelle compagnie di penitenti Bianchi che andavano pellegrinando per l’Italia; ma da i documenti raccolti risulta che la cappella fu costruita, forse nel luogo di un’antico tabernacolo, alla fine del sedicesimo secolo da Bernardo di Giovanni Corona Da Ponte d’Almenno mercante bergamasco abitante a Firenze1.
La Loggia de’ Bianchi. — Casa delle Signore Montalve. — Presso l’oratorio è un’antica villa oggi ridotta a quartieri da pigionali. Nel 1427 cotesta villa apparteneva alla famiglia Mazzuoli e si diceva a’ Bianchi e da quella passò il 29 gennajo 1453 alla cospicua famiglia Rinieri, la quale la possedette fino al 2 decembre 1557 in cui fu venduta a Giovanni di Matteo Concini. Nel 1568 l’acquistò Benedetto Pandolfi; ma tornò poco dopo ai Rinieri che la venderono nel luglio del 1598 a Bernardo di Gio. Corona Da Ponte bergamasco, fondatore del vicino oratorio. Da quel tempo, villa ed oratorio subirono i medesimi passaggi di possesso. Dai Da Ponte passarono per eredità negli Alberghetti, pur essi bergamaschi che esercitavano la mercatura a Firenze, ed a loro appartennero fino a che nel 1774 il Conte Antonio di Francesco Alborghetti le dava in enfiteusi perpetua alla congregazione delle Minime Ancelle, dette le signore Montalve del vicino monastero, oggi R. Conservatorio della Quiete.
- ↑ Vedi l’opuscolo La Loggia de’ Bianchi di P. Minucci Del Rosso. Firenze 1894.