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230 I DINTORNI DI FIRENZE.

tica casa de’ Gori era «casolare e prima villa». Fatto è che non tornò più all’esser primitivo e tuttora è rimasta casa colonica.

L’Oriuolo. - Villa Berretti. — La famiglia Del Pancia che abitava in Firenze presso S. Giorgio sulla Costa, possedeva fin da’ primi del XV secolo questa villa che passò poco dopo nello spedale di S. Maria Nuova. Da questo la comprò nel 1474 Niccolò Valentini rivendendola nell’anno stesso ad Amerigo di Giuseppe Geppi da Monte Rinaldi. Per eredità di Alessandra vedova di Amerigo Geppi, l’ebbero Lucrezia e Alessandra di Galeazzo Alamanni che nel 1533 l’alienavano a Maria Maddalena Rondoni, e questa la rivendeva nel 1576 a Giovali Battista di Simone Arrighi. Da Maria vedova di Simone Arrighi la comprarono nel 1605 Orazio ed altri figli di Benedetto Veli, buon pittore compagno del Passignano. Toccata a Clemenza Veli, moglie di Cammillo Signi, essa la lasciò nel 1627 a Cammilla Veli moglie di Filippo Latini. La figlia di lei Anna la portò nel 1671 in dote al marito Antonio Dei, ma nel 1707 la rivendè a Giovan Domenico ed altri figli di Giovanni Fei gli eredi dei quali la possedevano ancora agli ultimi del XVIII secolo.

I Morulli o Le Pergole. - Villa Carrega di Lucedio. — Faceva parte fin da tempo remoto del patrimonio della celebre famiglia de’ Pazzi ed era una dipendenza della splendida villa della Loggia. Come quella, anche la villa dei Morulli venne confiscata dopo la congiura organizzata dai Pazzi contro Lorenzo e Giuliano de’ Medici ed i Medici stessi, quasi in onta alla famiglia nemica ormai debellata e bandita, l’acquistavano dagli Ufficiali de’ Ribelli. Maria Isabella de’ Medici, morendo il 3 novembre del 1652 lasciava questa villa, della quale era in possesso, ad Orazio ed altri figli di Ruberto Pepi e la famiglia Pepi lungamente ne fu proprietaria restaurandola in ogni sua parte e corredandola di comodi annessi. Nel 1807 Bernardo Pepi vendè la villa a Giulio Cesare Bertolini e dagli eredi di questi passava nei Carrega Principi di Lucedio che ne sono tuttora possessori. Sulla cantonata della villa è lo stemma de’ Medici unito a quello de’ Guasconi appostovi forse da