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BARRIERA DEL ROMITO. | 221 |
Proseguendo per la via del Romito, prima di giungere alla Piazza di Rifredi, si trova a destra.
La Torre dello Scorpione. - Villa Pini. — Questa villa che prende il nome dell’antica torre merlata che la sovrasta, appartenne insieme ad altri vicini possessi alla famiglia Guidotti consorte dei Rustichelli; ai primi del secolo XVI passò dei Segni e più tardi fu dei Corsi. Fino a pochi anni addietro sopra un muro corrispondente nel giardino era murato un architrave di pietra con varj stemmi fra i quali quelli de’ Guidotti.
Poco dopo questa villa, si giunge alla Piazza di Rifredi dove sorgevano le prime case di questo antico villaggio.
Ponte a Rifredi. - Scuola Comunale. — Quest’edifizio che conserva in parte i caratteri di una villa medioevale, fu in antico degli Strozzi: nel XV secolo ed in quello successivo fu dei Guidotti de’ quali si vedeva ultimamente uno stemma sopra ad una delle facciate. Più tardi appartenne anche ai Capponi.
Riservando al capitolo successivo le notizie relative al Ponte a Rifredi, volgeremo a destra per la Via Vittorio Emanuele che si dirige verso la Barriera del Ponte Rosso.
Il Palazzo Bruciato. - Villa Pelka. — Gli Ardinghelli, antichi e potentissimi cittadini del sesto di Borgo possedevano fino da tempo remoto un comodo e grandioso palagio di campagna nel luogo che si diceva il Poggiolo a piè della collina di Montughi. Nel 1364, quando le milizie pisane guidate da quell’ardito condottiero inglese che fu Giovanni Hawkwood, volgarmente chiamato l’Aguto, si spinsero fin sotto le mura di Firenze, saccheggiando e distruggendo quanto incontravano sul loro cammino, anche il palagio degli Ardinghelli non sfuggì alla rabbia di que’ soldati e il 1° maggio di quell’anno, insieme ad altre ville di Montughi fu guasto e dato in preda alle fiamme. Di tale incendio è ricordo in un contratto del 1368, 5 febbraio 1 col quale Domenico del fu Ubaldino degli Ar-
- ↑ Archivio dello Spedale di S. Maria Nuova.