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206 I DINTORNI DI FIRENZE.

navate divise da colonne d’ordine jonico e tutto l’insieme presenta il bel carattere architettonico del rinascimento. Non vi sono opere d’arte, ma è interessante il cancello del fonte battesimale lavoro di ferro battuto del XV secolo. Il campanile a torre fu edificato nel 1279 a tempo di un pievano Ambrogio come si rileva da un’epigrafe incisa in una cartella di marmo sostenuta da una mezza figura di sacerdote.

La chiesa fu di patronato della famiglia dei Neroni di Diotisalvi, della quale si vede lo stemma sulla facciata: essa cedette poi il patronato al Capitolo di S. Lorenzo.

Via Vittorio Emanuele.

Poco dopo l’annessione della Toscana al Regno d’Italia, il Comune del Pellegrino dette questo nome alla strada che dalla Porta a S. Gallo conduceva per il più breve cammino a Prato, passando per Rifredi, Castello e Sesto. La via è d’origine antichissima e nel suo primo tratto fra la base del colle di Montughi ed il Mugnone attraversava i beni che fin da tempo remoto possedevano qui lo Spedale di S. Gallo ed i Vescovi fiorentini. Dello Spedale di S. Gallo si vede tuttora io stemma scolpito in pietra sulla facciata d’una moderna casa posta quasi in faccia al giardino della villa Fabbricotti.

Anche lungo questa via, si è andato formando rapidamente un lungo borgo di palazzine e di case che va di continuo accrescendosi.

A destra della strada, s’inalza con lievissima inclinazione il colle di

Montughi. — Si dice che dai possessi della famiglia Ughi derivasse il nome di questa tra le più vaghe colline prossime a Firenze che si distende fra la strada Bolognese, il piano già detto dell’Arcovata o dell’Arcora e la valle del torrente Terzolle. E vero che nel XV secolo e prima forse, gli Ughi ebbero villa e poderi in questa località; ma il nome di Mons Ugonis è più remoto e trasse forse origine dai beni de’ Marchesi di Toscana o di qualche altra famiglia d’origine longobarda.

Montughi fino dal medioevo era popolato di ville delle