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188 | I DINTORNI DI FIRENZE. |
famiglia che tentò di rivaleggiare colla potenza de’ Medici. Ma la sorte fu contraria ai disegni di chi carezzava un prossimo trionfo e la malaugurata congiura ordita contro Lorenzo e Giuliano de’ Medici annientò tutto un passato di fastose ricchezze e d’alta autorità La villa della Loggia apparteneva appunto a Jacopo d’Andrea dei Pazzi che fu l'anima della congiura e mentre egli perdette miseramente la vita, i suoi si videro spogliati d’ogni avere. Il palagio della Loggia divenne proprietà degli ufficiali de’ ribelli e nel 1495 lo troviamo in possesso «del magnifico signor Jeronimo Hotaville» (Hauteville) ed in parte degli Ufficiali del Monte. Nel 1498 lo acquistava il signor Francesco Cybo, quello stesso che aveva comprato anche il palazzo di Firenze pur’esso confiscato ai Pazzi. Tennero i Cybo come signorile villeggiatura la Loggia de’ Pazzi, fino all’anno 1568 in cui la vendevano a Chiappino Vitelli. Più tardi, nel 1603 Baldassarre Suarez de la Coneha, uno de’ gentiluomini spagnuoli della corte Medicea prendeva la villa in pagamento di crediti che aveva verso i Vitelli e il Balì Ferdinando la rivendeva nel 1629 al Marchese Paolo Del Bufalo. Erede di lui, la figlia Vittoria la portava nel 1664 in casa Falconieri, lasciandola poi per legato a Maria Maddalena di Piero Falconieri. Da lei l’acquistava nel 1724 Niccolò di Jacopo Panciatichi, il quale si adoperò insieme ai suoi successori ad arricchire di stupendi annessi il nuovo possesso. Fra le altre cose vi fu aggiunto un orto botanico, del quale fu direttore il celebre Piccioli e che conteneva ogni sorta di piante rare e preziose. Fra le altre cose vi fu coltivata una pianta di caffè che nasceva nelle stufe e che ebbe il nome di Panciatica. La villa fu venduta nella prima metà del decorso secolo alla celebre cantante Catelani, la quale ne fece luogo di gradito convegno di tutte le notabilità dell’arte musicale. Modernamente fu Valabrègue, e più tardi l’acquistarono i Marchesi Lavaggi di Roma. Annesso alla villa è un oratorio d’antichissima origine che conserva all’esterno il suo carattere originario e nell’interno alcuni affreschi.
La Loggia. — Dalla loggia che la famiglia Pazzi ebbe