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174 I DINTORNI DI FIRENZE.

dità di lui ne faceva acquisto l'anno 1653 Frate Michelangelo Brancaccini agostiniano di S. Spirito che morendo nel 1659 la lasciava al convento. I frati di S. Spirito possedettero la villa fino alla soppressione francese.

Fondaccio. - Casa Alessandri. — Fu casa da signore antichissima dell’illustre famiglia Falconieri che nel 1432 la vendè ai Galluzzi. Poco dopo l’acquistarono i Popoleschi i quali costituirono con questo possesso i beni d’una commenda dell’ordine di S. Stefano. Nel XVIII secolo fu della famiglia Archi, poi dei Franceschini.

Le Caldine. — Borgo notevolmente accresciuto di moderne costruzioni che si distende lungo la Via Faentina nel centro del Pian di Mugnone. L'etimologia del nome non è facilmente spiegabile: in antico era qui vicina una località detta Caldaja e potrebbe darsi che da quella possa avere avuto origine. Alle Caldine è una stazione della linea ferroviaria Firenze-Faenza.

Chiesa e conventino della Maddalena in Pian di Mugnone. — A destra della via Faentina, sulle pendici di Montereggi, sorge questo edilizio che figura fra i monumenti nazionali e che è oggi dipendente dal Ministero della Pubblica Istruzione. Di elegante e ricca architettura, esso è ben noto nella storia dell’arte per le molte pitture onde venne adorno dai frati Domenicani di S. Marco che lo possedettero fino all’ultima soppressione e che tuttora ne hanno la custodia. In origine fu in questo luogo un piccolo spedaletto che attorno al 1460 Andrea di Cresci di Lorenzo Cresci riedificò nei suoi beni «per l’amore di Dio - com’egli dichiarava - e onore di S. Maria Maddalena e à donato a detto spedale per rimedio dell’anima sua e de suoi passati quattro pezzi di terra, podere e casa da abitare e fornace in luogo detto Caselle e in Piano»1. La famiglia Cresci donò nello stesso secolo lo spedale ai frati di S. Marco di Firenze, i quali lo ridussero ad ospizio o piccolo convento, dove suolevano tenere i loro confratelli ammalati.


  1. Vedi campione del gonfalone Vajo, anno 1469.