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146 | I DINTORNI DI FIRENZE. |
Da questo tratto meglio conservato delle mura fiesolane si può muoversi per rintracciare in modo abbastanza chiaro l’andamento e l’estensione della cinta de’ tempi etruschi. Essa si collegava verso ponente alla triplice cerchia di mura della rocca o acropoli, per ridiscendere lungo la pendice rivolta verso mezzogiorno e correr quasi parallela alla linea del lato di tramontana, fino alla sommità del colle di Belvedere che attraversava, per ricollegarsi poi alla linea irregolare che seguiva l’inclinazione del poggio verso la valle del Mugnone. La massima parte di questo potente cerchio di mura è andata distrutta, ma di tanto in tanto se ne veggono tuttora alcuni tratti i quali servono in modo sufficiente a determinare il perimetro entro il quale si distendeva l’antica città.
Piazza Umberto I e il Campidoglio fiesolano. — In comunicazione colla Piazza Mino, già della Cattedrale, è la Piazza Umberto I, nel centro della quale s’inalza il monumento alla memoria del secondo Re d’Italia, dono degli scultori fratelli Pugi.
Questa piazza occupa parte dell’area dell’antico Campidoglio. Infatti nel praticare gli scavi per nuove costruzioni e per le fognature della piazza si trovarono tracce di antiche e grandiose costruzioni, frammenti di statue, parte di una grandiosa lupa capitolina di bronzo e iscrizioni, una delle quali ricordava il restauro del Campidoglio fìesolano. Tutti questi frammenti si conservano oggi nel Museo.
Le vie del Carro e di S. Maria che corrispondono sul lato di levante della piazza Mino, conducono al poggio detto di Belvedere che era un giorno compreso nel perimetro delle mura etnische e che è oggi popolato di ridentissime ville.
S. Michele o Belvedere. - Villa Piatesi. — Sul colle di Belvedere, al disopra della chiesa di S. Maria Primerana, il Capitolo della cattedrale di Fiesole possedeva fino da tempo lontano un oratorio dedicato a S. Michele Arcangelo, nel quale cominciò a radunarsi nel 1666 una compagnia di fanciulli detta della Dottrina cristiana; più