Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/165


BARRIERA DELLE CURE. 135

Di fianco alla Cattedrale è

La Canonica. — Edificata nel 1032, venne ricostruita nel 1439 e adornata di un elegante cortile con portici e di belle decorazioni di pietra. In alcune sale si conservano oggetti e frammenti etruschi e romani di notevole interesse. Nel centro del chiostro venne recentemente trasferita una colonna che già sorgeva sulla piazza, dinanzi alla chiesa di S. Maria Primerana. Cotesta colonna era stata inalzata nel 1799 per solennizzare il ritorno in Toscana del Granduca Ferdinando III, nel luogo dove pochi mesi prima i repubblicani francesi avevano piantato l’albero della libertà.

Palazzo Vescovile. — Sorge difaccia al Duomo ed ha dinanzi un’ampia gradinata alla quale vennero aggiunti gli originali ed eleganti balaustri del XVII secolo che adornavano la tribuna del Duomo e le scale che ad essa accedono. La costruzione primitiva del palazzo è contemporanea a quella della Cattedrale e devesi al vescovo Jacopo Bavaro che riportò a Fiesole la sede della mensa vescovile. Il vescovo Andrea Corsini lo ampliò, e nuovi lavori di trasformazione c di adornamento vi furono fatti dipoi, in particolar modo dai vescovi Altoviti, Ginori, Cattani Da Diacceto, Corsani ecc. I vescovi di Fiesole raramente risiedevano in questo palazzo, preferendo l’altro che avevano e che posseggono tuttora a Firenze presso la chiesa di S. Maria in Campo, la quale fa parte della diocesi fiesolana. Però gli ultimi tre vescovi hanno opportunamente abbandonato la consuetudine secolare ed hanno qui la loro dimora costante e gli uffici della curia.

I vescovi di Fiesole furono nel medio evo anche signori veri e proprj di Fiesole e di altre castella nel Val d’Arno, in Val di Sieve e fra gli altri loro feudi devono notarsi: Turicchi, Castel Nuovo di Cascia, Montebonello, Castiglion della Rufina, Agna, Monteloro, Lubaco ed altri molti i cui abitanti, come quelli di Fiesole, dovevano prestar giuramento di fedeltà ai vescovi, come signori temporali. Di questi giuramenti solenni si trovano ancora le memorie fra le carte del vescovado.

In alcuni dei loro feudi ebbero anche palazzi e case