Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/153


BARRIERA DELLE CURE. 123

del decorso secolo. Per eredità passò nel Prof. Demostene Macciò pittore ed archeologo distintissimo. Il Prof. Bezzoli dopo il 1835, fece ampliare e adornare la villa coi disegni del Silvestri e del Batelli.

Bagno alla Cicala. - Casa Bernard. — È una casetta semidiruta il nomignolo della quale fa supporre l'esistenza in questo luogo d’un antico bagno. La casa nel XV secolo apparteneva già alle Monache di Montedomini che l'allivellarono a diverse famiglie fra le quali i Balbi nel XVII secolo. Più tardi v’ebbe certi diritti il Vescovado di Fiesole.

Le Fornacelle, già Fedra e Bruscoli. - Villa Bernard. — Il primo nome di questa villa fu Bruscoli, sotto il quale la vediamo indicata anche nel XV secolo; nel XVIII secolo la troviamo denominata Fedra, mentre l’altro nome di Fornacelle è affatto moderno. Era nel 1427 casa da signore dei Del Riccio e poco dopo passò nei Della Casa. Un ricordo storico importantissimo evoca questa graziosa villa che sorge sulla pendice verso Val di Mugnone, al disopra del pittoresco ponte del Calderajo. Essa fu difatti possesso e gradita dimora di Agnolo Cini detto il Poliziano, poeta ed umanista celebrato ed amicissimo di Lorenzo il Magnifico. Risulta infatti come sotto il 21 ottobre del 1483 i Della Casa, venderono per mezzo del giudice del Podestà la casa da signore ed il podere di Bruscoli a Ser Bartolommeo di Lorenzo notaro, il quale nominò compratore Messer Agnolo da Montepulciano. Il Poliziano acquistò forse la villa colle rendite della chiesa di S. Paolo di Firenze della quale aveva avuto con molti altri benefizj il priorato, perchè morendo nel 1494, lasciò il possesso a quella chiesa. Nel 1495 la villa fu data a fitto ad Alfonso di Giannozzo Pitti e poco dopo agli eredi di Agostino Giuntini. Permutata nel 1719 con una casa del Capitolo Fiorentino, la villa di Bruscoli fu presa a livello dai Ricciardi Pollini che ne divennero poi liberi possessori. Nel 1791 passò alla famiglia Baldi e poco dopo, nel 1796, nei Rilli-Orsini che l’ebbero fin dopo la metà del secolo scorso. Fu dipoi dei Libri, Marchesini e Bernard.

Sarebbe da augurarsi che un ricordo del Poliziano