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58 | il ghetto di firenze |
tadini illustri, come guerrieri valorosi che in ogni guerra combuttuta in difesa della patria ebbero parte gloriose. Combatterono nelle crociate, cinque di loro si trovarono a Montaperti, combatterono le guerre di Pisa, difesero Firenze negli ultimi sforzi vigorosissimi per conservarle la libertà e tanto si mostrarono caldi di affetto patrio e tanto vigorosamente nemici di coloro che da cittadini vollero farsi sovrani di Firenze, che, spenta la repubblica, dovettero subìre come vendetta dei vincitori, confische, esilii, persecuzioni. I Tosinghi ebbero tra loro personaggi illustri e basterà ricordare tra gli altri Baschiera guerriero valoroso, Pier Francesco che come ambasciatore e come soldato vigorosamente sostenne gli interessi e l’onore della patria e Ceccotto egli pure valoroso soldato che nel 1508 cadde prigione dei pisani.
I Tosinghi come i Bisdomini, i Cortigiani e gli altri della loro consorteria erano i protettori e padroni del vescovado di Firenze e nel giorno in cui il Vescovo faceva l’ingresso in Firenze, lo accompagnavano e desinavano con lui nel monastero di S. Pier Maggiore, dopo che era stata compiuta la singolare e caratteristica cerimonia del mistico sposalizio del vescovo coll’Abbadessa di quell’antico monastero.