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52 | il ghetto di firenze |
a quelle per il già citato allargamento della via e la costruzione del giardino Orlandini, oggi birreria. I Boni si estinsero nel 1644 lasciando il nome e gli averi ai Michelozzi.
Prossime a quelle dei Fighineldi furono le case dei Filitieri e Catellini Da Castiglioni e della loro torre restano visibilmente le tracce tanto all’esterno dove si distingue l’antico portone coll’arco a bozze rilevate, quanto all’interno dove non sfugge la grossezza delle pareti di una sala quadrata.
Venendo verso il Duomo, si passa in alcune case dei Pecori, famiglia di origine popolare e che deve il suo cognome al soprannome di Pecora dato a Dino che essendo fra i popolani i più arditi e più influenti nei tempi delle fazioni, cominciò a far la fortuna della propria casa. I Pecori furono nei primi tempi assai numerosi ed ebbero le loro abitazioni tanto in Piazza del Duomo al disopra dell’arco che tuttora da loro prende nome, quanto su questo angolo del Ghetto tanto dal lato di Via della Vacca che da quello di Via dell’Arcivescovado. Nel governo della repubblica ebbero i Pecori parte importantissima, disimpegnarono cariche di molto rilievo, tanto che 7 di loro ebbero il supremo ufficio di gonfalonieri di giustizia e 32 quello di priori. Sono tra le