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il ghetto di firenze 49

Cortacce erano i chiassi Grande, di Malacucina, della Lombarda ed altri senza nome proprio.

L’ampio rettangolo, prima che Bernardo Buontalenti lo adattasse a luogo di abitazione per gli israeliti e richiudesse tutte le aperture che vi davano accesso meno tre, era attraversato da una quantità di stradelle, di piazzuole che lo tagliavano in ogni verso.

E di queste stradelle restano ancora molte e visibili tracce, tanto che non sarebbe cosa difficile il poterle interamente ritrovare, abbattendo costruzioni successive molto meno solide e importanti delle antiche.

Fra le stradelle soppresse v’erano: il Vicolo del Piovano che dalla via de’ Naccaioli andava fino alla Via della Macciana oggi dell’Arcivescovado, il Chiasso di Malacucina che aveva Io stesso andamento e traversava la Piazza del Postribolo: anche il Chiasso Grande andava dall’una all’altra delle due strade e il punto in cui entrava in Via de’ Rigattieri si diceva Bocca di Chiasso. Più avanti erano le Volte de’ Brunelleschi l’antica loggia di quell’antica famiglia per mezzo della quale dalla Piazza di S. Leo si accedeva alla Piazzola dei Brunelleschi, La Via del Frascato corrispondeva all’attuale tratto di Via della Nave che da Piazza de’ Succhiellinai metteva nel Fra-

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