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il ghetto di firenze 13

bella testa di statua romana, dei frammenti di ornati ed un fregio bellissimo che il sig. Carlo Del Nero fece poi collocare all’esterno di una sua casa in Via de’ Bardi, vicino al palazzo Capponi; e tuttora vi si vede.

È logico il valore che si dà a questa notizia, per ritenere che molti altri oggetti d’importanza storica e artistica debbano trovarsi nascosti nel sottosuolo, se in quel piccolo spazio di terra che può essere occupato da un pozzo se ne trovarono varj di così rilevante interesse.

Nella distruzione del Campidoglio non si risparmiarono certo gli oggetti d’arte che ne decoravano gli edifizj, e fra la massa di macerie abbandonate, utilizzate in parte per nuove costruzioni, seppellite per il successivo rialzamento del piano della città, spariti sotto le fabbriche sorte in seguito, chi sa mai quanti frammenti, quanti oggetti d’arte, quanti ricordi storici si trovano ancora, aspettando che le zappe ed i picconi li facciano tornare dopo tanti secoli alla luce.

Al Campidoglio forse, certo a monumenti dell’epoca romana appartenevano anche tronchi di colonne e capitelli leggiadramente scolpiti che vennero utilizzati in altre fabbriche cittadine o che servirono anche a sostenere alcune delle baracche erette sulla piazza di Mercato Vecchio.