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CX

A Vittoria Colonna
nell’occasione medesima.

11525)

Quanto a’ begli occhi vostri e quanto manca
a’ seguaci di Cristo, poiché Morte
spense quel sol ch’or la celeste corte
alluma e’1 cerchio bel di latte imbianca!

Quei non vedon piú cosa onde la stanca
mente nel gran disio si riconforte;
ma piangon l’ore ai lor diletti corte
e la luce a’ bei giorni oscura e manca.

Questi contra ’l furor del fèro Scita,
ch’or si possente vien ne’ nostri danni,
avrian ferma speranza di salute:

eh’un raggio sol de la sua gran virtute
vincer potria la costui voglia ardita
e le nebbie sgombrar de’ nostri affanni.

CXI


A Vittoria Colonna
nell’occasione medesima.

U525)

Se ben s’erge talor lieto il pensiero
a’ caldi raggi del su’ amato sole
e vede il volto ed ode le parole,
quasi in un punto poi l’attrista il vero.

Quanto piú pago andria sciolto e leggiero
ad imparar ne le celesti scole
gli alti secreti e quelle gioie sole,
se l’occhio vivo lo scernesse e vero!

Per ciò che, fisso nel suo caro obietto,
a la mente daria si fid’aita,
che non l’impedirla l’ira e’l dolore.

Allor vedrebbe il ben fermo e perfetto,
e, tutta piena di beat’ ardore,
gusteria ’l dolce di quell’alma vita.