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CIV

Dopo si lungo pianto, Iddio gli abbia misericordia.

Duo lustri ho pianto il mio foco vivace,
che fa cener del cor, preda di quelle
parti de l’alma sempiterne e belle
che dee sol infiammar divina face.

Se la tua santa man, Signor verace,
che coronato stai sovra le stelle,
lo strai che si l’accese indi non svelle,
com’avrò saggio de l’eterna pace?

come a te ne verrò? come qui mai
ti darò grazie di si larghi doni,
che dovean affidar la mia speranza ?

Il duro scempio e le mie colpe ornai
rimovi e monda tu, né m’abbandoni
quella pietá che i nostri falli avanza.

CV


La Vergine interceda per lui.

Se mai pianto e sospir d’afflitto core
ti strinse, o sola nostra fida spene,
si che d’amare ed angosciose pene
fosse a’ tuoi preghi uom miser tratto fuore,
deh, or ti stringa il mio grave dolore,
le voci d’atti lagrimosi piene,
a pregar il verace e sommo Bene,
che spenga in me cosi sfrenato ardore;

acciò le tante lagrime ch’io verso
pur per intenerir colei che forse
ver’ me si dura per mio ben si mostra,
a lui rivolga ed ogni rima e verso;
ché piú che mezze ho giá, Vergine, corse
le corte strade de la vita nostra.