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6) Opere di monsignor Giovanni Guidiccioni nuovamente raccolte e ordinate a cura dí Carlo Minutoli. Firenze, G. Barbèra, editore, 1867 (due voli, della «Collezione gialla»).

Nelle diligentissime note bibliografiche dell’edizione suddetta si troveranno tutte le notizie delle stampe, anche parziali e secondarie, precedenti, nonché dei manoscritti onde il Minutoli si valse o pur ebbe conoscenza. Per chi poi fosse desideroso di avere compiuta, dopo l’ultima stampa fiorentina, la bibliografia del Nostro, aggiungeremo:

Francesco Zambrini, Tre novelle rarissime del secolo XVI , Bologna, Gaetano Romagnoli, 1867, dispensa lxxxv della Scelta di curio sita letterarie inedite o rare dal secolo XIII al XVII ; Raffaello Fornaciari, Una fenice fra i letterati del ’500, in Nuova A ntologia , Firenze, 1873 (luglio), xxm, 513-529; Amedeo Ronciiini, Lettere inedite di Giovanili Guidiccioni, in Atti e memorie delle regie deputazioni di storia patria per le province delTEmilia ) nuova serie, voi. vi, parte 1, 1881; Eliodoro Lombardi, Studi critici , Palermo, Carlo Clausen, 1889, pp. 128-151 ; Alcibiade Moretti, Giovanni Guidiccioniy in Ateneo veneto, luglio-settembre 1894; M. A. Benincasa, Giovanni Guidiccioni, scrittore e diplomatico italiano del secolo XVI, Roma, tipografia elzeviriana, 1895; Romualdo Sassi, Per una novella del Cinquecento, Fabriano, tipografia economica, 1903; V. Pascale, Il sentimento patriottico nella poesia di Giovanni Guidiccioni, Napoli, Sangermano, 1906; Ezio Chiorboli, Giovanni Guidiccioni, Iesi, stab. tipografico cooperativo, 1907, (cfr. il Giorn . si. d. lett. italiana, li, 1908, p. 407); A. Sassi, Annibai Caro e Giovanni Guidiccioni , Fabriano, 1907; G. Castellani, Sette lettere di monsignor Giovanni Guidiccioni, in Bibliofilia, ix, 1-2.

Le rime noi abbiamo date qui, per 74 sonetti 00 , secondo la lezione del codice palatino di Parma 344, il quale altro non è se non la scelta che dell’opera sua di poeta compose lo stesso autore, e, trascritta nella sua casa, mandò ad Annibai Caro, amicissimo suo, affinché, come fece di sua mano, qua e lá abilmente la ritoccasse. Intorno ai quali ritocchi e all’importanza del manoscritto, inesplorato agli editori antecedenti, salvo, come s’è accennato, al parmigiano del 1729, che, peraltro, non ne trasse il debito partito, rimando lo studioso al mio studio suddetto, alle

(1) In questa nostra edizione portano i numeri: i-ix, xii-xv, xvii-xx, xxu-xxv, XXVIII-XXX, XXXII, XXXIV, XXXVI, XXXIX-XUII, XLVl-XLVIII, L-LXVI, LXIX, LXXIV, XCI, XCVII, C-CII, CIV, CVIII-CXI, CXIII, CXVIII-CXXVI.