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CXCI

In lode della pederastia.

Può far il mondo ladro, messer Bino,
che abbiate perso il gusto e l’intelletto
3 di quel ch’importa piú che’l pane e’l vino?

So pur ch’avete il giudizio perfetto
e che piú vi diletta di mangiare
6 dei beccafichi la schiena che ’l petto.

Fate ciascun di noi maravigliare
di questa novitá che voi tenete,

9 ché d’altro non si sente cicalare:

vedovi in una trama che darete
in qualche mal francese o pelarella;

12 ma il canchero a la falla, se ’l volete.

Voi mi faresti scavigliar di sella,
cangiare in cinquantanni professione,

15 essendo bona questa e trista quella;

né bastarebbe un Tullio Cicerone
darmi a veder con le ragioni in mano
iS che non avesti preso un capocchione.

Io vorrei prima menarmelo a mano,
piú tosto farlo ai guatter di cucina,

21 eh’esser di dame un polimante vano.

Quest’ è per esser la vostra ruina;
la natura a quell’arte non v’incita,

24 ma si bene a la sferica dottrina.

S’io credessi perderci la vita,
vo’ seguir questa bella e nobil arte,

27 degna nei bronzi d’essere scolpita.

Bastivi far al signor Strozzo parte
di voi nel resto con fatti e parole;

30 ma ’l suo mistier ciascun facci in disparte:

e lassate pur dir, dica chi vòle,
che ’l piú dolce mistier non si può fare;

33 e, che ’l sia ver, ne son piene le scole.