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Ma perché donna è parsa a tutte Tore
a voi questa e non dea che dal ciel vegna,
e per ciò non le avete il primo onore
mai dato, come par che si convegna,
vuol per questo il gran re che ’l vostro errore
faccia ognuna di voi di scusa degna,
pur che per l’avvenir statue e trofei,
come degna n’è ben, sacriate a lei. —
9
E perché l’occhio mai poco né molto,
com’ha fatto fin qui, piú non v’inganni,
queste simili alquanto a lei di volto
or ho condotto a voi dagli alti scanni :
ma, perché ’l bel, che ’n lei si vede accolto,
non ebbe o avrá mai par per volger d’anni,
io tutti gli onor suoi vi farò chiari
che in queste altre non son tanti e si rari.
10
Son le sue chiome inanellate e bionde,
del piú fin oro assai piú vaghe e belle,
cosi a la vista altrui grate e gioconde,
che non han paragon che stia con elle:
quindi esce odor che si fa a l’aria, a Tonde,
a la terra sentir ed a le stelle.

La pura fronte è tal e ’l ciglio adorno,
ch’a posta lor il ciel fan chiaro intorno.
11
Tanta dagli occhi suoi piove e discende
ognor grazia, dolcezza e leggiadria,
ch’a un guardo sol di casto foco accende
ogn’alma e al vero onor desta ed invia;
questi son que’ begli occhi in cui risplende
quant’ ha il ciel onestade e cortesia,
e che, con pace tua, Febo, piú assai
splendon de’ tuoi lucenti e chiari rai.