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8
Per saldar l’alta piaga, oimè! che vale
custodir l’altrui gregge e fuggir lunge?

Nel fianco porti il velenoso strale,
che, quanto corri piú, tanto piú punge.

Non vedi tu che ’l tuo nimico ha l’ale
e, dovunque tu vai, sempre ti giunge?

E n’hai fatto oggimai piú d’una prova
che lo star nóce e ’l fuggir nulla giova.
9
Ritorna pur a le querele, al pianto
e novi preghi e novi amici stanca;
servi, dona, convita e fa pur quanto
insegna Amor, ch’i suoi seguaci imbianca,
che ingegno o studio non potrá far tanto,
volgendo ’l freno da man destra e manca,
che l’indomito core al tuo disio
non fia sempre piú duro e piú restio.
10
Ecco lo sdegno suo quattro e sei volte
contra di te si fieramente acceso,
che, non pur che ti parli o che t’ascolte,
da l’ombra tua, fia dal tuo nome offeso;
non per tua colpa, ma per molte e molte
false illusion che, non dal cielo sceso,
un angel no, ma da l’abisso cieco,
spargerá sempre e sará sempre seco.
11
Veggio Damon gentil, veggio una schiera
d’almi pastori inginocchiati alfine,
acciò quest’alma dispietata e fiera
ponga al suo sdegno ed al tuo pianto fine:
non può vera umiltá né pietá vera
né prego far che questo altier s’inchine,
benché ti veggia in mar sin a la gola,
a darti aiuto pur d’una parola.