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76 | tommasina guidi. |
— In tal caso tienti il denaro e fanne tu stesso l’uso che vuoi.
L’avvocato non si mostrò punto dalla risposta, ma, presi due biglietti da cento lire li porse alla moglie.
— Questi sono per te, disse con calmo sembiante; nè io domanderò ove vadano a finire. Questi — ne prese quattro dal portafoglio e li distese flemmaticamente su lo scrittoio, — questi sono per me, li tengo separati dall’altro denaro; li colloco in un posticino remoto, qua, in fondo al cassetto, dentro la scatoletta che tu mi regalasti piena di sigari! nè tu, rammentalo bene, Paolina... domanderai a quale oggetto io li destini.
Intanto che parlava piegava infatti i quattro biglietti da cento lire ciascuno e con una esattezza più femminile che magistrale, li poneva nella scatola, introduceva il braccio entro il cassetto e la spingeva agli estremi confini. Paolina non fece motto, ma al cattivo pensiero che le corse nella mente sentì piegarsi le ginocchia.