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riconciliazione. | 75 |
— Dico che non mi par vero di togliermi subito domattina il pensiero dei debiti. Erano debiti di nozze! guarda, eccoli estinti.
E accennò alla moglie i mucchietti di conti disposti in fila.
— Sai? ora mi sento perfettamente contento. Vuoi un regaluccio da me?
— Perchè no? disse Paolina ridendo.
— Se ti regalassi cinquanta lire?... cento lire? centocinquanta?...
— Oh, oh, sali ancora!...
— Che cosa te ne faresti? dimmelo subito.
— Un vestito.
— Hai necessità d’un vestito? esclamò l’avvocato con meraviglia.
— Necessità no, desiderio sì.
— Vana!... vana!... non ti piacerebbe disporre del mio piccolo dono a profitto d’un altro?
Paolina rimase un momento interdetta.
— A profitto di chi? domandò con voce alterata.
— Di chi può averne bisogno mentre tu sei provvista di tutto.