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64 | tommasina guidi. |
diare la musica, nè mi ha più guardata in viso! e vi meravigliate, Paolina, che in tanto rovescio di fortuna, in tanta crudeltà di disinganno, io mi risolva a staccarmi dal mondo?
— Ma, potresti riconciliarti con la vita, mediante un collocamento decoroso...
Un sorriso più triste d’una lagrima, passò sul bel volto della Rigotti.
— Nessuno pensa a me, oggi che son caduta nella disgrazia! ma non importa. Ora mia madre è salva dalla miseria, continuò addolcendo la voce, ed io posso allontanarmi da lei più quieta nel cuore.
— Ti farai suora di carità? chiese Paolina, dopo breve silenzio.
— Mi farò cappuccina.
— Ma le suore di carità sono utili al mondo perchè lavorano!... esclamò vivamente la signora Zaeli.
— Le cappuccine pregano: rispose breve, Cecilia Rigotti.
Una fuggevole espressione d’ironia, spuntò