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36 tommasina guidi.

sionarsi nel tempo stesso col genero del supplizio ricadutogli sulle spalle in forma di governo domestico.

Uscita Paolina di casa, era naturale, inevitabile che ricominciasse per il dottor Grim*** la via crucis delle casalinghe bisogne. Serva, lavandaia, carbonaia, cucitrice, stiratrice, erano tutti insieme i tormenti che lo flagellavano.

Nè v’era mezzo di liberarsene. Le poche ore che gli rimanevano libere doveva consacrarle alla casa, eccetto che non avesse trovato più comodo d’andar in rovina, lasciando fare alla serva il piacer suo.

Erano lamenti, digressioni eterne, proteste di non andare più avanti, che l’avvocato Zaeli ascoltava cortese, compiangendo, commiserando, ma incapace di potere aiutare.

— Caro dottore, lei sapeva bene che maritando Paolina...

— Già, lo sapevo benissimo, nè intendo di far rimprovero a voi che me l’avete rapita. Doveva accadere presto o tardi, lo so! ma permet-