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16 | tommasina guidi. |
colori formava prospettiva al cancello, che aperto in tutte le ore del giorno, dava accesso agli inquilini della casa, vaghi di oziare in giardino.
Che cosa era stato?
Una donna, la moglie del signor Rigotti abitante il secondo piano, attraversò correndo le aiuole, si diresse dove un gruppo di fichi gettava ombra ai piedi del muro e fece tosto intendere un grido.
Il signor Grim*** si ritrasse dalla finestra, spinse indietro dolcemente i figliuoli e chiuse l’invetriata.
— Che cosa è stato? domandarono i ragazzi.
— Una disgrazia.
E fattosi largo, il dottor Grim*** uscì dalla stanza, scese in giardino, fu in un attimo laggiù ove aveva veduto dirigersi la moglie del vicino... Il caso era irreparabile. — Il Rigotti agente di cambio, uomo sulla cinquantina, miserabilmente si era suicidato.
Accanto a lui giaceva un foglio dissuggellato che il dottor Grim*** raccolse e lesse: