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memoria, al cuore di una donna, vi togliete dal portafoglio una somma della quale dovevate disporre a profitto della famiglia. Potete negare che da mesi ci auguriamo la possibilità di acquistare un astuccio di posate d’argento?... era il mio sogno! potete negare che donando alla Rigotti quattrocento lire costringete me alla privazione d’un oggetto decoroso?

— È vero! avevo perfettamente dimenticato le posate d’argento, disse Zaeli, passandosi la mano sulla fronte. Per altro, tu stessa, Paolina, non dovevi pensarvi quando, con le dugento lire che ti regalai mi dicesti di farti un abito!...

Il fino rimprovero, avvolto nelle pieghe dell’osservazione, inacerbì davvantaggio lo spirito di Paolina.

— La donna pensa ai vestiti, disse con alterezza, e le spese domestiche toccano d’obbligo all’uomo quando questi non voglia, con mira galante, sciupare il superfluo de’ suoi guadagni.

— Oh! oh! chi ti udisse parlare in tal guisa mi riputerebbe un libertino! disse l’avvocato