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118 tommasina guidi.


Tonino si occupò poco di lei; andò a divertirsi con l’ortolano che raccoglieva gli erbaggi e le frutta.

Quando l’avvocato Zaeli fu di ritorno dalla città, Paolina lo attendeva in camera, assisa nella grande seggiola a bracciuoli, il cassetto dello scrittoio ai suoi piedi voltato di sotto in su, gli oggetti sparsi ignominiosamente in terra.



L’avvocato aprì l’uscio della sua camera, fece due passi e richiuse.

Sua moglie non parve avvertirne l’arrivo tanto si mantenne immobile nella sua posa semi-tragica.

Lo sguardo di Zaeli si posò prima sul cassetto scassinato, poi andò lento, espressivo, illuminato da una fredda dolcezza sopra Paolina il cui cuore batteva da spezzarsi.

— I ladri hanno fatto scempio delle mie robe;