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chio asciutto; una grande idea, fulgida come il raggio del sole che entrava dalla finestra, le aveva illuminato la mente.

Zaeli era stato attorno al cassetto della scrivania nel mattino stesso, aveva frugato, s’era poste in saccoccia delle carte... Gli occhi di Paolina s’ingrandivano, le sue labbra si schiudevano quasi per domandare.... Fosse mai?... Oh buon Dio!...

Sollevò la testa con un movimento di strana vivacità, si chinò, afferrò con le due mani le nappine di ebano poste ai lati del cassetto della scrivania, e tirò a sè. Inutile! il cassetto era chiuso a chiave. Perchè era chiuso? l’avvocato non serrava mai la scrivania! perchè la serrava quel giorno? ma dunque impediva alla moglie di penetrare nelle sue cose particolari, ma dunque aveva dei segreti!

Eccitata all’ultimo grado, Paolina si propose di aprire assolutamente il cassetto; assolutamente! aveva sette, otto ore di libertà e l’ansia del ladro, lo stimolo della gelosia; doveva quindi riuscire nell’intento.