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Nella località N.° 17 ad occidente dell’isola dovevasi tenere smercio di pane, poichè vi si trova un molino (pistrino) e dopo un’altra sala è il forno ove vedevasi un bassorilievo sull’arcata del prefurnio, che esprimeva un fallo, colle parole hic habitat felicitas. Ora non è più al suo posto.
Dopo la strada delle Terme volgendo a destra s’incontra una fontana, ove la strada si divide in due, cioè in un vicoletto a destra che mena alle mura della città, e a sinistra continua la strada principale. La fontana ha una vasca sormontata da pilastrino col bassorilievo di un’aquila che ha un lepre fra gli artigli.
Alle spalle della medesima trovasi una bottega col suo bancone che viene denominata
OSTERIA DI FORTUNATA
Regione VI — Isola III.20.) La bottega posta all’angolo avea una iscrizione nella parte esterna che ora è distrutta, dalla quale si rilevava che questa località apparteneva a fortunata e vi si vendevano commestibili.
3.) È una piccola abitazione, avente alle spalle il pistrino forno, ove sono quattro mulini.
Presso il forno è altra stanza, ove si scorge sul muro il sito delle scansie per riporre il pane prima di esser cotto. A sinistra del pistrino si trova la cucina.
Uscendo, vedesi di faccia una casa restaurata, N.° 27 ove oggi trovasi impiantata una scuola Archeologica con correlativa Biblioteca.