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Sul lato settentrionale del peristilio trovasi una gran sala che si vuole fosse adibita per sala da pranzo. Sullo spigolo a sinistra vi è dipinto un’ermafrodito. Sul fregio delle pareti sono in giro riprodotti i diversi costumi pompeiani, cioè un’ara con sacrificio riflettente la favola d’Ifigenia, diversi Amorini fiorai. Amorini monetarii, una gara di bighe, una fullonica, una vendemmia, il trionfo di Bacco. Nello spigolo della parete destra vedesi il dipinto di Mercurio e Venere, sulla parete centrale Marte e Venere, ed altre diverse pitture d’intorno.

Uscendo nel peristilio segue un’altro piccolo appartamento, di cui s’ignora l’uso. Entrando in questo vedesi di fronte un piccolo giardino con porticato. Sul lato destro vi è un cubicolo, sulla cui parete destra àvvi dipinto Ercole che scovre il manto ad una baccante; sulla parete centrale Ulisse, che riconosce Achille vestito da baccante e lo conduce alla guerra di Troia; ai laterali due baccanti.

Segue un’altro cubicolo, nel quale entrando da occidente si osserva sulla soglia d’ingresso l’iscrizione PRIVA. Vi si notano diverse pitture.

Uscendo di nuovo nel peristilio trovasi un’altra stanza; sulla cui parete sinistra tra due galee è il dipinto di Pasifae nell’officina di Dedalo. Giunone ed Argo, sotto cui osservasi un lavoratore di galee; sulla parete di mezzo àvvi un quadro esprimente il sacrifizio di Ixior, Argo, Giunone, Mercurio e la madre di Ixior. Sulla parete a destra ammirasi il quadro di Arianna dormente, che viene scoperta alla presenza di Bacco. — Sulla parete destra del vano della porta vi è dipinto un’ermafrodito.