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gresso principale ed è ben decorato. Dietro all’impluvio osservasi un’angusta scaletta discendente in un lungo vinajo.
Questo edifizio tiene un’appartamento dietroposto di parecchie stanze, sulle cui pareti sono molti buchi per sostenere armadii, perciò credesi che il proprietario fosse un industriante e che qui avesse il deposito delle mercanzie.
Il tablino trovandosi fra un cubicolo ed un corridoio mette capo a tre distinti gruppi di stanze, di cui il primo era destinato per gozzoviglie e altri piaceri del proprietario. Il triclinio contiene tre quadri; il primo a settentrione rappresenta Teseo dopo l’uccisione del Minotauro; il secondo ad oriente Ermafrodito e Sileno; il terzo a settentrione Ifigenia, Oreste e Pilade in Tauride. Il secondo gruppo contiene i bagni; il terzo è composto di un’atriolo coperto, intorno a cui sono tre cubicoli, la latrina, la cucina ed una cella sottostante per il forno. Riuscendo nel peristilio trovasi il giardino avendo nel mezzo una vasca, la quale era decorata da una bellissima statuetta di bronzo, ora nel Museo di Napoli, rappresentante un giovane satiro. La pittura del peristilio è bella, ma si è appena conservata quella della parte occidentale: un sol quadro può dirsi in buone condizioni esprimente Andromeda liberata da Perseo. Dal peristilio si passa in uno spazioso triclinio estivo dietro cui vi è un’altro piccolo giardino decorato di una fontana in mosaico con zampillo di acqua cadente dall’alto di una nicchia, dove fu rinvenuta un’altra statuetta di marmo simile a quella trovata nella piscina; intorno alle pareti sono dipinte varie specie di pesci.