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tordici quadretti, dei quali otto presentano paesaggi e marine, gli altri, frutta e commestibili.

In seguito al peristilio trovasi una porta segreta della casa, sporgente ad altra strada, di cui il padrone qualche volta si avvaleva per eludere l’aspettativa degl’importuni clienti.

Le tre camere di prospetto al tablino sono interessanti per i dipinti. Nella prima sta l’effigie di due leggiadre figure di Nereidi che traversano l’oceano l’una su di un toro marino, l’altra attenendosi ad un Ippocampo, e sono guidate da un Amorino. Sulla parete di prospetto all’entrata, evvi altro dipinto degradato dal tempo, che presenta un gueriero presso una donna, ed un Amorino. Sullo stesso muro è praticata nella parte inferiore un’apertura quadrata sporgente in un sito chiuso per ove passa un canale che raccoglieva le acque immonde.

Viene dopo una grande exedra con piccolo quadrato in centro al pavimento. Sulla parete di fronte si vede effigiato Narciso specchiandosi nelle acque di un fiume. La parete a sinistra ha un bel quadro figurante Ermafrodito nudo ed in piedi poggiando il suo braccio sinistro sulla spalla di Sileno, il quale colla lira sembra accompagnarne il canto insieme ad Amore che suona le tibie, mentre una Baccante ed un piccolo Satiro ascoltano le loro melodie. Il terzo dipinto rappresenta Bacco sorprendendo Arianna che dorme, ed un piccolo Fauno per ammirarla ne solleva il velo ond’è coperta. Sul pendio d’un monte in lontano appariscono alcune Baccanti precedute dal vecchio Sileno che discendono per far corteggio al loro Nume.