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dipendenze di questa casa; donde può congetturarsi che il padrone non era estraneo al commercio che vi si teneva.
L’atrio ha nella parete a sinistra la pittura di Sileno col piccolo Bacco fra le braccia, il quale cerca svincolarsi.
Nel 2.° cubicolo a dritta si osserva l’incavo ove introducevasi la sponda del letto.
L’ala ha decorazioni architettoniche e podio nero. Di prospetto all’ingresso osservasi il dipinto danneggiato in parte di Apollo, che ha raggiunta Dafne e la stringe fra le braccia. Un amorino trattenendo l’aureo velo, fa sì che ella mostrasi tutta nuda. A sinistra della stessa stanza osservasi altro dipinto con Perseo ed Andromeda.
Di fronte all’entrata è collocato il tablino aperto in due lati. Dei due quadri che ornavano le pareti, ne resta quello a sinistra rappresentante Leda mostrando a Tindaro i due gemelli sortiti dall’uovo.
Passando nel peristilio si ha in mezzo un piccolo giardino e due fontane, di cui l’una è di forma quadrangolare, l’altra ha un Puttino reggendo un vaso, d’onde l’acqua precipitavasi dall’alto di alcuni gradini.
Delle due sale che restano nei lati, quella a sinistra che poteva essere destinata per sala da pranzo (triclinium), offre graziosi ornati su fondo nero, e due quadri; l’una a sinistra di Frisso passando il mare con Elle; l’altro di Arianna abbandonata da Teseo.
Prossima a questa località è la cucina con finestra ivi sporgente, per la quale gli schiavi servivano in tavola.
Intorno alle pareti del peristilio sono dipinti quat-