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PALESTRA, in cui si entra per l’ingresso segnato col N.° 23, fiancheggiato da un termopolio segnato col N.° 24. — Nel mezzo del pavimento dell’androne si osserva la lotta di due atleti in musaico nero. Entrato nel recinto della palestra si osservano sulle pareti diverse decorazioni rappresentanti esercizi ginnastici, che rivelano chiaramente l’uso del luogo.
Presso l’androne havvi lo spogliatoio per coloro che volevano esercitarsi nei giuochi della palestra, come eravene un’altro al lato orientale della medesima.
Al lato occidentale sonovi due stanze per chi voleva assistere ai giuchi ginnastici.
All’angolo sud-ovest della palestra è l’ingresso allo spogliatoio del bagno, nel quale entrando si vede a destra la vasca del frigidario. A sinistra dello spogliatoio eravi il tepidario, di cui appena esistono alcuni avanzi. Segue il calidario, di cui ne avvanza meno del tepidario. Sulla via fra il n.° 24 e 25 è addossato al muro esterno un sedile, su cui i servi seduti aspettavano i loro padroni che uscivano dal bagno.
Ritornando all’ingresso della palestra si esce di nuovo sulla strada DELLE SCOLE, e dopo pochi passi verso oriente si volta a sinistra per un vicoletto detto dei dodici dei e si entra nella strada dell’Abbondanza.
Così denominata per la figura dell’Abbondanza scolpita sul pilastro della fontana che s’incontra a sinistra.
La continuazione delle botteghe dall’uno e l’altro lato della strada, ha dato occasione di credere che questa fosse una contrada pei negozianti.