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suvio. Forse era dedicato ad Augusto. Indi si passerò, a sin. a visitare la:

Bottega o termopolio N.° 7, in cui si vendevano bevande calde, la quale presenta di notevole soltanto un’edicola contenente un piccolo scudo adorno di due maschere tragiche e di due fiaccole posto sul pilastro, che precede la porta, contro il fascino.

Sul medesimo lato e nell’isola seguente si può osservare la:

Casa N.° 10 a sin. — Quest’abitazione è una delle più antiche della contrada: dal protiro o vestibolo si passa nell’atrio, ove osservasi l’impluvio per raccogliere le acque piovane, in vicinanza del quale havvi la bocca di una cisterna sottoposta. — Ai laterali sono quattro cubicoli o stanzette da dormire, e le due ale o corridoi per passare in altre camere da letto. — Dirimpetto è il tablino o sala da ricevere, ove è notevole il dipinto della lupa che allatta i gemelli, percui questa casa fu comunemente detta di Remo e Romolo, a sin. è la fauce che conduce nelle camere intorno al giardino o viridario: per la prima porta a sin. si accede alla cucina.

Nel giardino si osservano varî dipinti a fresco che rappresentano alcuni animali, cioè un serpe avvolto ad un albero, un elefante, un toro, un muletto, un caprio, un leone, una volpe, un orso, una veduta di un giardino con getto di acqua da un vaso, due statue muliebri in piedi, ed un pavone con alcuni uccelli intorno, e al di sopra il simulacro di Sileno sdraiato sull’otre. — Quest’abitazione à una porta postica che avea l’uscita nel vicoletto settentrionale.