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Perchè poi ai visitatori del castello fosse dato il modo di lasciare il nome e alcun pensiero a onore del Ferrucci, sino dall’ottobre del 1843, nella casa Palmerini rimpetto alla Chiesa, dall’Arcangeli e dal Tigri fu aperto un Album, dove ebbero il primo luogo gl’illustri D’Azeglio e Guerrazzi, a’ quali in seguito moltissimi succedettero. Negli anni prossimamente scorsi fu demolita sulla piazza quella scalinata esterna presso la casa dei Batistini, che pur doveva rispettarsi, e il Municipio di San Marcello ne aveva obbligo, perchè la tradizione voleva che ivi fosse stato trucidato il Ferrucci!

A complemento infine della Storia di Cavinana, e a ricordare a un tempo quali erano nel 1847 le speranze su cui generalmente credevasi poter fondare il risorgimento della nazione, aggiungiamo le seguenti notizie:

Quando nel 1847 la Toscana, per le franchigie dal Governo ottenute, risvegliavasi a libertà, e dovunque si facevano dimostrazioni popolari, si volle pure a Cavinana rammemorare con solennità il gran fatto della battaglia che con strenuo valore vi sostenne il Ferrucci. E a fare onoranza al gran Capitano, il 10 ottobre di detto anno concorsero con bandiere e bande musicali i popoli circonvicini e i rappresentanti dei giornali di diverse città; e una deputazione che a nome della città di Roma offeriva a Cavinana la sua bandiera. La numerosa processione patriottica, mossa da San Marcello fra le armonie ed i cantici nazionali, giunse a Cavinana,