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72 | san marcello |
il Lastri nel suo Corso d’Agraria, Tom. V, pag. 215) che vi fu chi, avendo ridotto a stanza questa cavità, e provvistala d’una porta che si chiudeva con chiave, se ne servì per lungo tempo ad uso di bettola, e per parte di pigione pagava al padrone della pianta, che fu il capitano Domenico Cini, Lire 1,82 l’anno.
Questo viale è fiancheggiato da una cancellata di ferro, che offre ai passeggieri l’aspetto del vago giardino e parco, dove in mezzo risiede l’elegante Villa del Cav. Pietro Collarini.
San Marcello è rinomato anche all’estero per la Fabbrica della carta a macchina della Casa Cini. Giovanni e Cosimo Cini ne furono i benefici promotori, fabbricando le prime Cartiere a mano sul torrente Limestre nel 1809. Notevolissima è quella a macchina sulla Lima, a mezz’ora di cammino.
San Marcello diede i natali al Padre Evangelista Gerbi (1500), forbito scrittore del romanzo le Metamorfosi d’un virtuoso, e di varie opere ascetiche. Vuolsi che sotto il pontificato di Gregorio XIII s’incominciasse a suonare in Roma e quindi in tutta Italia la campana dei defunti alla prima ora di notte per consiglio del detto E. Gerbi; al pievano Jacopo Lori autore di due poemetti rusticali in ottave (1770); a Marcello Piermei poeta faceto; al Cini capitan Domenico, cronista (1772); al Proposto Bartolommeo Colti, letterato; a Pietro Cini rettore in Pistoia dell’Accademia Ecclesiastica; al P. Leandro, già G. Corrieri, scrittore d’Archeologia