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e innalzatavi, quando i Medici furon rimessi in Firenze; la quale ha la specialità di un giogo a piè dello stemma; impresa che aveva scelto Papa Leone X di questa famiglia, quando era cardinale, e portava il motto dulce et suave, alludendo alle qualità del giogo sacerdotale.



    che provocò l’ira di Giunone, è stata richiamata alla mente degl’Italiani da tre stupendi Canti di Vincenzo Monti. E qui presso è oggetto di curiosità il fonte Dordolio fatto derivare da Doridis dolium, sacro a Doride, ninfa delle acque. A Cerere, seguono a immaginare essere stato dedicato un tempio nel territorio di Lizzano, in luogo detto il Cerletto. Anche il torrente Verdiana, che nasce in Mandromini, vollero che avesse origine da Diana, dea della verdura o dal dio Viridiano che veneravan gli Etruschi. Così il torrente Volata, che nasce e scorre da Lizzano, dicesi aver preso il nome dalla dea Vola venerata dagli antichi Toscani. A Vesta vuolsi che Catilina o altro Romano erigesse un’ara e sacrificasse nell’agro pistoiese: e dal fuoco a lei sacro, il luogo ov’ebbe culto si appellasse Igno, nome che serba ancora una valletta della montagna a circa quattro miglia da Pistoia. E infine si favoleggia che a una valle vicina fosse dato il nome di Saturnana per esservisi dai Romani celebrati i Saturnali.
    Queste sono le origini pagane dei luoghi di questi monti che ho potuto raccogliere. In Toscana, già Etrusca, poi municipio romano, sono innumerevoli. Ad altri però tali studi. Utilissimi sarebbero certamente, ove queste, la più parte romane origini e tradizioni mito-