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PITECCIO


on notevoli qui tre lunghi viadotti di pietra a tre arcate soprapposte, e alti ciascuno metri 50. A mirare dall’alto di essi la borgata di Piteccio che è in basso lungo il torrente, si prende idea della imponenza e difficoltà dell’arte occorsa per fabbricarveli.

Sul poggetto (a sinistra di chi sale) in forma di cono, sono i ruderi dell’antico Castello di Piteccio, ultimo rifugio, con quel di Sambuca, dei Ghibellini-Bianchi vinti a Pistoia dai Guelfi-Neri Fiorentini e Lucchesi, dopo l’assedio di undici mesi, nel 1306.

Usciti dalla stazione di Piteccio, si entra in una galleria, costruita in forma della lettera S, lunga metri 1753. Passato poi il viadotto delle svolte, da dove è un colpo d’occhio stupendo, perchè vi si scorge la ben colta pianura con le sue tre città di Pistoia, Prato e Firenze; dopo una lunga galleria di metri 2725 si giunge sul piccolo Reno alla stazione di

PRACCHIA

Sopra il livello del mare metri 615.


Ivi trovasi l’Albergo dell’Appennino.

Nel Borgo di Pracchia c’è l’Albergo del Pacifico dove trovasi buon vitto ed alloggio a prezzi discretissimi.