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flora e piante d’alto fusto 39


Alla regione dei castagni succede immediatamente la Zona dei faggi e degli abeti; la qual regione così vien da me chiamata, non già perchè sia tutta occupata da quest’albero, ma perchè esso è quello che vi domina, e che meglio di qualunque altro ovunque ivi potrebbe venire. Questa regione giunge fino alle più elevate vette dell’Appennino, fra le quali primeggia quella del Corno alle scale, alta sopra il livello del mare metri 1937,667, cui succede l’altra delle Tre Potenze, ed infine quella del Cupolino del lago, per non mentovare le minori.

Sul limite inferiore di questa regione dei faggi che durante l’inverno è quasi per totalità coperta di neve, trovansi le più elevate case, abitate da famiglie coloniche, povere d’ordinario per la scarsità dei raccolti che la rigidità della stagione rende sempre incompleti. Estesissimi vi sono i pascoli, a luogo a luogo interrotti da lunghe e profonde frane di quell’alto materasso terroso che suol rivestire le pendici tutte, e segnatamente le superiori dell’Appennino pistoiese; frequenti vi sono le faggete; che nei luoghi più prossimi all’abitato sono tenute a macchia cedua, mentre che restano intatte nelle valli recondite o di difficile accesso; ove per l’invecchiare ed il crescere giganti degli alberi, si formano quelle magnifiche ed imponenti boscaglie, che con la maestà e severa bellezza del loro aspetto, sono oggetto di continua ammirazione per il visitatore di quelle silenziose ed alpestri regioni.

Meglio caratterizzata ancora di quella delle in-