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I momentanei slanci non vi bastano per riuscire. Vuolsi saper durare, perdurare e soffrire. Si direbbe che tornava da una gita alpina il poeta che dettava:
Optatam qui voluti contingere metam
Multa tulit puer, sudavit et alsit.
«Anche la vostra lealtà ed onorabilità troverà incremento nelle Alpi. La fida e nobile solidarietà che fa sicuri, e conduce a salvezza gli alpinisti legati alla stessa corda nei passi pericolosi, non è senza effetto sul carattere. Si apprezza praticamente quanto grande sia il valore, e quanto grandi sieno gli effetti di una generosa fedeltà.
«Credete a me, giovani colleghi. Nelle circostanze difficili del vostro vivere vi parrà di essere ad una difficil salita. Un istante di viltà, d’imprevidenza perde tutto. Il coraggio, la previdenza, la costanza, la lealtà può farvi vincere ogni cosa. Vi accorgerete allora del gran valore morale educativo dell’alpinismo.
«Ma non ho finito. Qual è l’effetto del bello e del grande che tanto abbonda nelle nostre montagne?
«Mi ricordo di aver veduto qualche quarto di secolo fa un disegno di un predecessore del nostro collega Teia. Un ballerino stava congedandosi dalla ballerina, e questa gentilmente: «Monsieur, est ce que vous vous êtes amusé?» Ed il fiero isolano: «Mademoiselle, je ne danse pas pour m’amuser, mais pour perspirer.»