Pagina:Guida della montagna pistoiese 1878.djvu/181


sambuca 171


dopo circa un chilometro, passato il paesetto di Pavana, poggia a destra il castello di Sambuca.

Da Pavana, o poco più oltre dal Ponte a Taviano, vi si giunge per una via mulattiera, o a piede o a cavallo, in circa mezz’ora.


SAMBUCA


CC

astello antichissimo sulla Limentra, fu fortilizio dei confine Toscano, e per il suo sito, quasi che inespugnabile. Forse questo nome gli derivò dai Romani che così appellavano una macchina guerresca, a guisa di torre, atta a scagliar dardi. Per questa valle della Limentra, cui il castello sovrasta, era l’antica via che collegava l’Etruria centrale alla circompadana; e sempre nel medio evo il sentiero più frequentato per passar dalla Toscana nell’antica Gallia cisalpina, detta poi Lombardia. E anche al presente, per la speciale conformazione dei monti e delle valli, o per via rotabile o ferrata, questo sentiero si è praticato. La Sambuca, feudo già dei Vescovi di Pistoia, presa dai Bolognesi, quindi dai Pistoiesi riconquistata e riavutala in feudo il vescovo Guidaloste Vergiolesi, ne investì un suo parente, con l’alta dipendenza però del Comune di Pistoia. Nel 1306, dopo l’assedio di questa città, il capitano Filippo