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porretta | 169 |
canapa e di canapa e stoppa, qui fabbricate, e che si esportano a Livorno.
Avvi un mercato ogni sabato, e nel luglio e nell’agosto due Fiere di tre giorni di bestiami e di merci.
Nella Chiesa maggiore, inalzata sui ruderi d’un antico fortilizio, son notevoli: all’altar maggiore un dipinto, Gesù Cristo e la Maddalena del Calvart di Anversa, del 1610 circa, e lo sfondo del coro di Giuseppe Fancelli.
Poco lungi è l’Oratorio di San Francesco, con un bel dipinto in tela, la Vergine in gloria e alcuni Santi, di Alessandro Tiarini.
V'ha uno Spedale pe’ poveri del Comune, fattovi erigere per beneficenza di Pellegrino Costa-Gabbrielli, che nel 1842 lasciò per esso la somma di circa 100,000 lire.
In Porretta ebbero i natali l’erudito Francesco Valentini; Giuseppe Gabbrielli, prof. di filosofia; l’avv. Raffaello Giacomelli, prof. di criminale; i dotti fratelli Taruffi, e il valente grammatico Corticelli.
Nel paese circostante sono i paesetti di Porchia, di Panicale e delle Capanne, che hanno nome per le Ferriere. Quello di Capugnano e di Castelluccio (e in questo è una bella tavola di E. Sirani); e quello di Gaggio, con qualche buona pittura.
A un chilometro circa, prendendo la via provinciale verso mezzodì, è il paesetto di Pavana e poco appresso la Sambuca antico castello sul monte, per