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da san marcello ai bagni di lucca 157


che già abbiamo descritto, e sotto alle sue antiche torri.

Da Popiglio si stacca verso levante l’antica via mulattiera che scende al ponte sulla Lima dove, come narrammo, fu ucciso il Tedici.

Seguendo a destra la via provinciale si scende al fondo della valle della Lima, lasciandosi dietro il monte di Giumeglio, in cui esiste una miniera di piombo argentifero. Il prof. Antonio Matani nel suo libro Delle produzioni naturali del territorio pistoiese, così ne parla: «La miniera di Giumeglio ha meritato le osservazioni di alcuni Armeni della famiglia Bartam molto abili nella docimastica, che vi fecero osservazioni nel 1731. Porzione di piombo e d’argento che vi rinvennero, bastò a compensarli delle spese. Vi lavorarono poi alcuni Ebrei, e nell’anno 1757 due Lorenesi; ma non vi trovando il tornaconto, cessarono.» Nota poi il detto professore che nelle montagne di Popiglio e di Lucchio nel 1731 furono osservati piccoli fuochi che mandavan fetore di zolfo, e vi furon trovate sostanze bituminose, degne pur queste di esser di nuovo investigate. Vi si scavarono anche pietre rosse a modo di Broccatello, e pietre fuocaie, o piritiche.

Poco stante, a chilometri 4 da Popiglio, si trova la